La cura del cancro non si ferma solo alle cure medico-chirurgiche, ma supporta la PERSONA a 360°. Il reinserimento sociale, lavorativo e intimo sono importanti quasi quanto la cura della malattia. Una volta eradicato il male la persona vuole riappropriarsi della sua vita e della sua dignità di essere umano completo. Purtroppo spesso la lotta al cancro lascia dei segni indelebili sul corpo o delle mutilazioni che ostacolano o inibiscono il dignitoso reinserimento nella vita sociale quotidiana. Per limitare o meglio mascherare queste tracce dell’essere malato oggi ci sono varie tecniche che aiutano la persona a ritrovare la propria integrità. Sono per lo più tecniche non prettamente mediche che offrono vantaggi connessi al fatto che, rispetto ad altre tecniche ricostruttive, non generano ulteriori cicatrici, ciò è essenziale per un buon esito estetico finale, ai fini del benessere psico-fisico della paziente. Ad oggi il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) fornisce, attraverso i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), tra le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, anche il tatuaggio della cornea ed il tatuaggio per pigmentazione del Complesso Areola-Capezzolo. Non tutte le Regioni però forniscono tali prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale dal momento che ogni Regione stabilisce quali prestazioni erogare in autonomia. Quindi, gran parte di questi trattamenti, vengono di fatto eseguiti al di fuori delle strutture sanitarie. Il corso non vuole insegnare queste tecniche, ma vuole informare e sensibilizzare coloro che si occuperanno di assistenza di pazienti fragili come gli oncologici, gli ustionati o chi porta gravi segni a seguito di incidenti meccanici o chimici (es. acido) al fine di dare risposte sicure e chiare sulle opportunità che offre la scienza oggi. Informazioni precise aiuteranno gli utenti e i loro familiari ad orientarsi correttamente e non rincorreranno falsi miti o alimenteranno false aspettative.
- Lead participant: Doriana Montani