Il primo gennaio del 2014 è nata l'Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna (AUSL della Romagna), la quale riunisce le strutture e i servizi delle Aziende USL di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, che da tale data hanno cessato di esistere.

L'AUSL della Romagna, creata dalla Legge Regionale n. 22 del 2013, è la quinta Azienda Sanitaria italiana per popolazione residente e tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali. Il territorio di riferimento, di 5.098 chilometri quadrati, ha infatti una popolazione di 1.124.896 persone residenti (1.106.375 gli assistiti).

A causa di un elevato numero di infermieri neoassunti, del turn-over e dell’aumento del numero di infermieri soprattutto nel periodo estivo, la Direzione Aziendale in relazione alle criticità sull’emotrasfusione, ha effettuato un’analisi sul fabbisogno formativo del personale con l’obiettivo di mettere in campo un progetto di formazione aderente ai gap formativi emersi e che rispondesse il più possibile alle richieste dell’organizzazione.

E’ stata effettuata attraverso un focus groupe la somministrazione di un questionario rivolto al personale afferente alle diverse U.O./Servizi. Da questa analisi è emersa la mancanza, a livello aziendale, di un programma specifico dedicato al personale neo-assunto nelle aree di degenza e la necessità di progettare un percorso condiviso e coordinato tra i vari P.O. durante la fase di inserimento dei neo-assunti per certificarne le competenze acquisite.

Il gruppo di lavoro infermieristico, risulta disomogeneo, sia per le conoscenze di procedure che eventuali revisioni della letteratura in merito alle emotrasfusioni, per cui si è ritenuto necessario formare il personale infermieristico e medico neoassunto e in mobilità. Si è ritenuto fondamentale strutturare un corso di formazione per avere un maggior numero di infermieri formati, per garantire una maggiore autonomia, e per una corretta individuazione delle principali complicanze e rischi associati all’emotrasfusione e quindi una gestione ottimale del sangue.